FAST FASHION, il fenomeno più diffuso degli ultimi decenni nel mondo della moda.
Scopriamo cos'è esattamente e come funziona in questo articolo interamente dedicato ad esso.
STORIA E ORIGINE
Quando si pensa al fast fashion solitamente gli si attribuisce un'origine giovane che risale a qualche decennio fa, ma questo mito è da sfatare in quanto nasce molto, ma molto prima.
I primi accenni di fast fashion provengono dal lontano 1800 quando la produzione dei materiali impiegati nella realizzazione degli indumenti aumentò grazie alla Rivoluzione Industriale, che introdusse nuovi macchinari per la lavorazione tessile e di conseguenza vennero aperte le prime fabbriche. Ciò portò alla produzione seriale di vestiti in grandi quantità e non più su ordinazione come avveniva prima. Le fabbriche producevano vestiti solitamente acquistati dalle donne di classe media mentre quelle delle classi meno abbienti continuavano a cucire i propri vestiti in casa.
Negli anni 60 del Novecento vi fu un incremento delle vendite di vestiti ready-made (prodotti nelle fabbriche) e ciò è dovuto all'abbandono della tradizione sartoriale per degli indumenti più economici per inseguire al volo le nuove tendenze.
Non si può precisamente stabilire quale grande catena sia stata la prima a definirsi rivenditrice della moda veloce, ma negli ultimi sessant'anni esse si sono moltiplicate e sono cresciute grazie al crescente numero di consumatori. Al giorno d'oggi le aziende, retailers di fast fashion, agiscono secondo un ordine ben preciso che prende in considerazione più d'ogni altra cosa il consumatore, esso è il centro del fast fashion.
COME FUNZIONA?
‘‘Rendere la moda delle passerelle accessibile a tutti’’
Questo è il motto attorno al quale gira il mondo del fast fashion, il quale si propone di vendere al proprio consumatore le ultime tendenze fashion a prezzi facilmente accessibili e dare una risposta alle necessità del pubblico in minor tempo possibile. Ora osserviamo i suoi meccanismi da più vicino:
Perciò si cerca di dare una risposta rapida al consumatore, altrettanto rapida quanto lo sono le tendenze, regalandogli una maggior scelta e disponibilità dei capi da acquistare.
I prezzi low cost delle grandi catene di fast fashion sono dovute a tutta una serie di fattori che vi spieghiamo qua.
Il fast fashion ha aumentato il consumo di tessili e ciò ha prodotto successivamente una crescita del numero di rifiuti tessili: l'industria tessile occupa il 5% di tutte le discariche. I tessili scartati non sempre sono facilmente smaltibili in quanto spesso contengono materiali sintetici o inorganici che nuocciono al ambiente in quanto difficilmente degradabili. Però non solo i rifiuti tessili stanno causando danni all'ambiente ma anche le sostanze e i metodi di produzione dei capi che rilasciano sempre sostanze nocive, pesticidi e coloranti negli ambienti acquatici delle comunità che cooperano con i grandi fashion retailers (scopri di più qui). Perciò, come già precedentemente affermato, la moda è un fattore che ha causato l'aumento dei danni ambientali nel corso degli anni.
Da una parte il mondo della moda inquina ma dall'altra cerca anche di rimediare ai danni causati, come per esempio H&M che da anni sta cercando di combattere contro lo spreco dei tessuti tessili.
Nei loro store è possibile fare parte del cambiamento in quanto eseguono una raccolta di rifiuti tessili che successivamente verranno rielaborati e daranno vita a nuovi capi. Come aderire a questa iniziativa? È possibile portare nei negozi H&M i propri vestiti vecchi, lenzuola, tende ecc. ed usufruire di uno sconto sul prossimo acquisto.
MANAGEMENT
L'obiettivo principale è quello di produrre rapidamente una serie di prodotti che soddisfano i gusti del consumatore in continua evoluzione in minor tempo possibile. Ciò è possibile solo mediante una dettagliata comprensione dei bisogni del proprio pubblico suddiviso in target. Perciò il management analizza le varie categorie dei consumatori e mira a trovare delle soluzioni che permettano di massimizzare i profitti e le vendite senza distaccarsi dall'obiettivo iniziale. Spesso queste soluzioni comportano l'utilizzo di aziende produttrici straniere per mantenere i costi al minimo.QUICK RESPONSE
Il sistema di Quick Response è molto utilizzato da Zara, fashion retailer considerato tra i più efficienti e validi nel sistema della moda veloce, che consegna nei propri negozi nuovi capi d'abbigliamento due volte a settimana. Questo sistema è basato sulla riduzione del tempo tra la progettazione e la produzione di un capo: i designers all'interno dell'azienda ricercano ed elaborano le nuove tendenze progettando in seguito nuovi capi che vengono prontamente spediti nel reparto di produzione che si occupa di realizzarli nel minor tempo possibile per poterli consegnare successivamente in negozio.Perciò si cerca di dare una risposta rapida al consumatore, altrettanto rapida quanto lo sono le tendenze, regalandogli una maggior scelta e disponibilità dei capi da acquistare.
MARKETING
Esso è il fattore chiave della moda veloce. Il suo compito è quello di accrescere nel consumatore il desiderio di comprare i nuovi design non appena vengono commercializzati nei negozi. Ciò viene ottenuto mediante la promozione del consumo di moda ovvero la moda è veloce, usa e getta e economica perché il rilascio di nuovi capi è continuo. L'alta moda ha solo due stagioni (primavera/estate e autunno/inverno) mentre il fast fashion ha creato altre stagioni all'interno delle stagioni tradizionali distanziandole in periodi brevi di 4-6 settimane.I prezzi low cost delle grandi catene di fast fashion sono dovute a tutta una serie di fattori che vi spieghiamo qua.
IMPATTO AMBIENTALE DEL FAST FASHION
Il fast fashion ha aumentato il consumo di tessili e ciò ha prodotto successivamente una crescita del numero di rifiuti tessili: l'industria tessile occupa il 5% di tutte le discariche. I tessili scartati non sempre sono facilmente smaltibili in quanto spesso contengono materiali sintetici o inorganici che nuocciono al ambiente in quanto difficilmente degradabili. Però non solo i rifiuti tessili stanno causando danni all'ambiente ma anche le sostanze e i metodi di produzione dei capi che rilasciano sempre sostanze nocive, pesticidi e coloranti negli ambienti acquatici delle comunità che cooperano con i grandi fashion retailers (scopri di più qui). Perciò, come già precedentemente affermato, la moda è un fattore che ha causato l'aumento dei danni ambientali nel corso degli anni.
Da una parte il mondo della moda inquina ma dall'altra cerca anche di rimediare ai danni causati, come per esempio H&M che da anni sta cercando di combattere contro lo spreco dei tessuti tessili.
Nei loro store è possibile fare parte del cambiamento in quanto eseguono una raccolta di rifiuti tessili che successivamente verranno rielaborati e daranno vita a nuovi capi. Come aderire a questa iniziativa? È possibile portare nei negozi H&M i propri vestiti vecchi, lenzuola, tende ecc. ed usufruire di uno sconto sul prossimo acquisto.
QUALI SONO I BRAND DEL FAST FASHION?
8SECONDS · BERSHKA · BESTSELLER · C&A · CHARLOTTE RUSSE · COTTON ON
DAIZ · DOTS · ESPIRIT · COMME ÇA ISM · FOREVER 21 · GIORDANO · H&M
H:CONNECT · LOLLY WOLLY DOODLE · MANGO · METERSBONWE
MISS SELFRIDGE · MIXXO · NEW LOOK · NEWYORKER · NEXT · PEACOCKS
PRIMARK · PULL&BEAR · RAINBOW SHOPS · RENNER · RIACHUELO
RIVER ISLAND · SASHA · SPAO · SYSTAIME · TOPSHOP · TOPTEN10
UNITED COLORS OF BENETTON · WHO.A.U · UNIQLO · ZARA
Conoscevi il mondo del fast fashion e come agisce? Cosa ne pensi della moda veloce? Lasciaci un commento.
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